Kuba

Visions of Africa

Importante studio sull’arte dei Kuba che esamina lo stretto rapporto esistente tra la realizzazione artistica e il potere politico ed economico, parallelamente alla funzione dell’opera d’arte e il suo legame con il potere della natura e degli spiriti.

La popolazione dei Kuba, stanziata nell’attuale Repubblica Democratica del Congo, ha creato una delle forme d’arte decorativa più incredibili al mondo che, dopo aver sorpreso gli osservatori europei e americani più di cento anni fa, oggi continua a intrigare gli appassionati di arte africana. Questo volume riunisce per la prima volta i maggiori esempi dell’ arte Kuba, dalle sculture alle arti minori, conservati nei più importanti musei internazionali e in collezioni private sparse in tutto il mondo.

Le figure “regali” (ndop) dei Kuba sono storicamente considerate tra le più grandi conquiste della scultura dell’Africa subsahariana, eppure gli artigiani Kuba produssero con lo stesso vigore anche piccole statuette di figure umane. Crearono inoltre maschere e numerosi altri oggetti utilizzati durante i riti iniziatici, attraverso i quali i giovani venivano ammessi nella società degli uomini maturi, oppure durante i culti degli antenati. I motivi decorativi di queste opere presentano una varietà incomparabile di disegni, materiali e colori, e sono strettamente legati alla scala gerarchica sociale.

Lo sviluppo artistico dei Kuba è descritto partendo dal XVII secolo attraverso i turbolenti periodi coloniali e post coloniali, quando gli artigiani Kuba iniziano a produrre lavori sia per uso locale sia per gli scambi commerciali con l’Europa e l’America.

David A. Binkley, esperto di arti primitive, è stato curatore del National Museum of African Art, Smithsonian Institution di New York e del Dipartimento di arte africana, oceanica, americana presso il Nelson-Atkins Museum di Kansas City.
Patricia Darish, insegna storia dell’arte africana presso il Kress Foundation Department of Art History, University of Kansas e il Kansas City Art Institute.