Monet
A Bridge to Modernity
Cubista di prima generazione, Alice Bailly (1872-1938) vede finalmente dedicarsi una monografia tanto attesa.
Bailly afferma la sua vocazione artistica tardivamente. Nata a Ginevra, ha 32 anni quando si trasferisce a Parigi. Il suo talento sarà riconosciuto nel 1912, quando le sue spedizioni verso i Salons Parigini saranno affittate da Apollinaire, e soprattutto nel 1913, quando la sua prima mostra personale gli consentirà di fare vedere la sua appartenenza a un avant-garde internazionale. La sua arte, caratterizzata da fantasia, esuberanza, volubilità, ha trovato un equivalente plastico nel cubismo e futurismo dai quali essa non terrà la disciplina ma la liberazione della forma e del colore necessari per l'espressione dei suoi impulsi creativi. Tra il 1917 e il 1923, Bailly eseguirà una cinquanta di "tableaux-laine", fili multicolori lanciati in linee parallele su una tela di cotone; per lei non vi é alcuna differenza di status, ancora meno di valore artistico che li separa dalla pittura.
Il libro ripercorre la carriera di quest’artista eccezionale che amava ricordare che "l'arte è non è una questione di gonna o pantaloni": il primo viaggio a Parigi nel 1906 con uno schiarimento della palette in direzione del fauvismo segnerà la sua pittura fino al 1910; un'evoluzione verso un cubismo colorato, la farà classificare tra gli orphistes da Apollinaire; l'interesse per il "dinamismo universale" dei futuristi; il ritorno forzato a Ginevra nel 1914 che si tradurrà in una forma di stilizzazione; dal 1918 i primi collage "tableaux-laine"; il secondo soggiorno a Parigi nel 1920 segnato da un assordamento della sua palette; il trasferimento a Losanna nel 1923; i viaggi in Italia e gli ultimi anni caratterizzati dagli ordini di grandi decorazioni tra cui il foyer del teatro di Losanna.
Lingua : FR
Dimensioni : 24 x 28 cm
Pagine : 200
Rilegatura : cartonato
Illustrazioni : 120 illustrazioni a colori e 40 in b/n
ISBN : 978-88-7439-276-6
Mese | Anno di pubblicazione : Ottobre 2005
Prezzo : 37,00 €